Buoni Fruttiferi Postali: nuova vittoria di Federconsumatori

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NICOSIA: PIU’ TEMPO AI CONSUMATORI PER RIVENDICARE IL RIMBORSO

Importante sentenza, del Giudice di Pace, in favore dei risparmiatori, sulla prescrizione dei Buoni postali fruttiferi: la prescrizione decennale non decorre dalla data di emissione del titolo di credito, ma dall’ultimo giorno del settimo anno solare, successivo a quello dell’emissione. In pratica, i risparmiatori hanno più tempo per riscuotere il capitale investito e gli interessi maturati.

La sentenza è stata emessa dal Giudice di Pace di Belpasso, Maria Daniela Bentivegna, che si è pronunciata sul ricorso proposto da un assistito della Federconsumatori, sezione “Etna Sud” di Mascalucia, rappresentata in giudizio dall’avv. Daniele Di Grazia, responsabile della Consulta giuridica provinciale della Federconsumatori di Catania.

Poste Italiane ha sempre interpretato a proprio favore la normativa vigente, facendo decorrere il termine di prescrizione dal giorno di emissione del titolo di credito, nonostante l’orientamento contrario dall’Arbitro Bancario Finanziario, che, in applicazione dell’art. 8 del Decreto ministeriale del 17 ottobre 2001, ha sempre ritenuto che “…i titoli appartenenti alla serie AA3 siano liquidati, in linea capitale e interessi, al termine del settimo anno successivo a quello di sottoscrizione“.

Nel caso al centro della controversia, il Buono Postale, della durata di sette anni, era stato emesso il 18 gennaio del 2002, per cui, il termine decennale di prescrizione, secondo Poste Italiane, sarebbe decorso a partire dal 18 gennaio 2009, con la prescrizione che si sarebbe compiuta il 18 gennaio 2019.

Per il Giudice di Pace di Belpasso, invece, la prescrizione non decorre dal giorno successivo al compimento del settimo anno dalla data di sottoscrizione, ma dall’ultimo giorno del settimo anno solare, successivo a quello dell’emissione. Quindi, nel caso in esame, il titolo si prescriveva, cioè perdeva validità, non il 18 gennaio 2019 ma il 31 dicembre del 2019.

Per i risparmiatori, spesso beffati con la riduzione del tasso d’interesse, successivamente alla sottoscrizione del titolo, non è una differenza di poco conto“, sottolinea il presidente provinciale della Federconsumatori di Catania, Salvo Nicosia.  “Almeno, aggiunge, i cittadini hanno più tempo a disposizione per rivendicare il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi“.

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