Acqua pubblica: Federconsumatori plaude alla scelta di Agrigento

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Federconsumatori Sicilia esprime la propria soddisfazione per la scelta fatta dai sindaci dell’agrigentino che, all’unanimità, hanno deciso di affidare il Servizio Idrico Integrato ad una Azienda Speciale Consortile e non ad una S.p.A. pubblica. E’ quello che speravamo e per cui abbiamo lottato a lungo – commenta il presidente regionale di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – Da sempre diciamo che l’Azienda Consortile è la scelta migliore per tutelare i consumatori e impedire ai privati di fare profitti sull’acqua, che è un bene comune essenziale per la vita e il benessere dei cittadini. Il lungo lavoro svolto negli ultimi anni all’interno del Forum Regionale per l’Acqua, di cui Federconsumatori è da sempre parte attiva, ha finalmente portato un risultato positivo. Il fatto che questo risultato venga da Agrigento – conclude La Rosa – è per noi ancor più significativo e gratificante“. Anche il presidente provinciale di Federconsumatori Agrigento, Angelo Pisano, plaude al voto favorevole espresso dai sindaci, indirizzato a garantire la gestione pubblica e partecipativa di questo indispensabile bene comune. “La sfida maggiore – aggiunge Pisano – adesso consiste nel vigilare sulla corretta costruzione dell’Azienda Consortile e noi ci saremo”.

Di seguito, il comunicato stampa congiunto del Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni e del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Comunicato stampa

Acqua pubblica, azienda di diritto pubblico, gestione pubblica e partecipativa!
La vittoria del movimento per l’acqua è la vittoria di tutte le comunità agrigentine.


Una votazione storica quella che si è svolta ieri pomeriggio presso l’ATI di Agrigento: i Sindaci presenti hanno deliberato all’unanimità che il futuro gestore del servizio idrico integrato sarà una Azienda speciale consortile composta da tutti i comuni della provincia.

Con la costituzione dell’Azienda speciale consortile la provincia di Agrigento sarà la prima a livello nazionale a rispettare la volontà popolare espressa a larghissima maggioranza con i referendum del 2011. Per la prima volta in Italia ed in Sicilia sarà un ente di diritto pubblico e non una S.p.A. a gestire le risorse idriche a livello provinciale, garantendo la partecipazione ed il controllo democratico delle cittadinanze e dei lavoratori. Finora il primato era detenuto da Napoli con la gestione di ABC ma solo a livello comunale e non di provincia o ambito territoriale.

Una svolta epocale dopo 12 anni di disservizi, illegittimità ed illegalità subite con la gestione privata, archiviata dalla Procura di Agrigento con il commissariamento di Girgenti Acque.

Alla presidenza dell’ATI, che non ha mai interrotto l’interlocuzione con i comitati del Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua, ed ai Sindaci, va il merito di aver fatto una scelta coerente alla volontà espressa di far tornare in mano pubblica e partecipata la gestione del SII.

Dalla provincia di Agrigento è partita 12 anni fa in Sicilia la mobilitazione contro le privatizzazioni dell’Acqua Bene Comune che ha contagiato l’intera regione; una straordinaria e continuativa mobilitazione portata avanti insieme a tutte le realtà del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che hanno promosso la legge di iniziativa popolare attualmente in discussione alla Camera ed in Sicilia a quella di iniziativa popolare e dei consigli comunali di cui ben 135 comuni sono stati promotori insieme ai cittadini ed alle realtà che compongono il Forum siciliano. Dopo la vittoria referendaria del 2011 abbiamo dovuto continuare a difendere per due legislature la vocazione pubblicista della gestione delle risorse idriche della legge popolare e consiliare, che infine ha dato vita alla l.r. 19/15 che mantiene intatta questa possibilità. La votazione di ieri mette un punto fermo sul futuro dell’acqua pubblica nella provincia di Agrigento, rappresentando, dopo l’esempio di Napoli a livello cittadino, la prima gestione consortile italiana.

Bisogna ora lavorare ad uno statuto che contempli la piena partecipazione dei cittadini per una gestione responsabile, efficace, efficiente, economica e sostenibile in grado di tutelare la risorsa, il territorio ed i diritti dei cittadini.

Siamo consapevoli che le difficoltà da affrontare non saranno poche ma confidiamo che l’assessorato regionale a ramo voglia accompagnare con atti concreti questa scelta epocale, che pone oggi Agrigento a livello nazionale come un fiore all’occhiello della democrazia partecipativa per la gestione dei Beni Comuni.

Una vittoria della democrazia che grazie alla continuativa mobilitazione dei comitati locali e del movimento per l’acqua in generale da circa 13 anni, oggi diventa una realtà che apre la strada a livello regionale e nazionale alla ripubblicizzazione dei nostri Beni Comuni.

Non è che l’inizio, ma oggi festeggiamo una grande vittoria!

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