Mobilità: convegno Federcosumatori a Catania

LOCANDINA MOBILITA'SALVO NICOSIA: OCCASIONE IMPORTANTE PER CAMBIARE LA MOBILITA’ NELL’AREA CATANESE

La realizzazione di una mobilità efficiente e sostenibile, nell’area metropolitana di Catania, è ormai da tempo un problema vitale, nel significato più autentico della parola. Il 75 per cento degli incidenti stradali, con morti e feriti, avviene nell’ambito ambito urbano del capoluogo. Sono in gioco, quindi, non solamente la rapidità degli spostamenti, la qualità dell’aria, la vivibilità della città, ma anche la difesa della vita umana.

È questa la conclusione etica e politica a cui giunge la Federconsumatori provinciale di Catania, sulla base dei risultati di uno studio-indagine sulla mobilità nell’area metropolitana di Catania. I contenuti dell’indagine saranno resi noti lunedì prossimo, 18 dicembre, nel corso conferenza “Per una mobilità al servizio dei cittadini“, in programma, alle ore 15,30, nella sala “Sebastiano Russo” della CGIL, in via Crociferi 40.

Per il presidente provinciale della Federconsumatori di Catania, Salvo Nicosia, l’appuntamento di lunedì vuole essere un’occasione per un confronto costruttivo con gli amministratori locali e con gli enti che gestiscono i trasporti pubblici nell’area metropolitana catanese, per avviare una nuova fase di riflessione ed operativa, che possa portare alla realizzazione di un sistema di trasporto pubblico integrato, efficiente e sostenibile dal punto di vista ambientale.

La discussione affronterà i vari aspetti del problema della mobilità: il trasporto pubblico, la creazione di nuove aree pedonali nel centro storico, la realizzazione di ulteriori parcheggi-scambiatori, il contenimento dell’uso dei mezzi privati di trasporto, il car-sharing, il bike sharing, le piste ciclabili, la mobilità pedonale, la tutela degli spostamenti dei soggetti deboli. A Catania, con l’entrata in funzione della metropolitana, da Nesima a piazza Stesicoro, si sperava in una svolta significativa nel traffico urbano, ma i risultati sono stati deludenti. L’importante infrastruttura della Ferrovia Circumetnea è infatti vistosamente sottoutilizzata.

Tra le novità recentemente introdotte nel campo della mobilità, l’unica ad essersi rivelata efficiente è il “bus metro-shuttle“, che collega il parcheggio scambiatore “Santa Sofia” con la stazione di via Milo della metropolitana. Combinando questa nuova opportunità con la metropolitana, dal parcheggio “Santa Sofia“, si arriva in piazza Stesicoro in meno di mezz’ora. Tuttavia, la gente non la utilizza, probabilmente per la facilità con cui gli automobilisti riescono a parcheggiare nel centro storico, con costi irrisori, anche per un’intera mattinata. “Tutto questo impone – sottolinea Salvo Nicosia – la riflessione su se sia opportuno continuare ad agevolare la sosta per mezza giornata nelle aree più centrali della città, a prezzi stracciati, in evidente contrapposizione con la necessità d’incentivare l’uso dei mezzi pubblici, con la progressione delle tariffe di sosta, a costi più alti nelle zone centrali, come avviene in tutte le città dotate di un trasporto pubblico veloce“.

I tentativi per voltare pagina – aggiunge il presidente provinciale della Federconsumatori – appaiono, dunque, velleitari sia nelle zone dove esistono le condizioni per farlo, sia in quelle dove lo scenario è più problematico, sia, inoltre, nell’integrazione tra trasporto urbano e la Rete ferroviaria italiana (ex Ferrovie dello Stato)”.

A luglio, è stato inaugurato il raddoppio ferroviario della tratta Ognina-Stazione Centrale, con le due fermate urbane di Ognina e di piazza Europa, un’anticipazione di un servizio ferroviario metropolitano sulla linea Giarre-Acireale-Catania, ma, sula base dei risultati dell’indagine della Federconsumatori, il servizio di trasporto attualmente fornito su quella linea non può affatto essere considerato di tipo metropolitano, per la frequenza molto bassa dei treni, il costo elevato di una corsa urbana e per il biglietto non utilizzabile sulla metropolitana della Ferrovia Circumetnea, con l’ovvia conseguenza che le due fermate urbane di Ognina e di Piazza Europa sono costantemente deserte.

Va sottolineato, però, che non è lungo l’asse Giarre-Acireale-Catania che si registra la congestione più pesante del traffico dell’area metropolitana catanese: lo studio della Federconsumatori riafferma che a risentire dei problemi della mobilità è soprattutto l’hinterland collinare e pedemontano catanese, da Trecastagni, a Pedara, Mascalucia, a San Giovanni La Punta, a Gravina, da dove proviene la metà del flusso delle automobili, che, ogni giorno, invadono il capoluogo.

Insomma, il traffico che blocca Catania proviene da un’area non interessata dalle opere infrastrutturali in corso di realizzazione: la metropolitana della Circumetnea e la linea ferroviaria della Rete ferroviaria italiana (ex Ferrovie dello Stato). In sostanza, anche quando queste opere saranno utilizzate a pieno regime, rimarrebbe privo di interventi infrastrutturali il cuore della mobilità nell’area catanese.

Negli anni scorsi, uno studio della Provincia regionale aveva ipotizzato la realizzazione di due linee di monorotaia sopraelevata che, partendo da Pedara e da S. Giovanni la Punta, potrebbero permettere di collegare, in maniera veloce, questi Comuni con Catania.

Ma sfruttando altre moderne tecnologie, secondo lo studio della Federconsumatori, si potrebbe pensare anche ad una metropolitana leggera, che consenta di superare le pendenze della zona collinare. La realizzazione di queste opere dovrebbe essere assunta dalla Città Metropolitana che ha le prerogative per gestire la progettazione e per ottenere i necessari finanziamenti.

Il confronto promosso per lunedì prossimo dalla Federconsumatori di Catania – sottolinea il presidente provinciale Salvo Nicosia – potrà essere, dunque, un’importante occasione, per definire aspetti molto importanti della mobilità nell’area catanese ma anche per imprimere un’accelerazione ai processi decisionali delle istituzioni e degli enti pubblici interessati“.

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